Parlano di noi e del 4° Cayenne Artic Route anche su “Oltre 7000” con la nuova Porsche Cayenne Diesel

Parlano di noi e del 4° Cayenne Artic Route anche su “Oltre 7000” con la nuova Porsche Cayenne Diesel

di Alessandro Giudici

Da Pesaro al Nord Europa, un long test in Scozia e Irlanda per saggiarne le doti. Con 240 CV e una coppia da V8 la Cayenne Diesel non fa rimpiangere le sorelle a benzina
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Nessuno ci avrebbe scommesso una lira, pardon, un centesimo. Anzi, probabilmente è più corretto affermare che nessun appassionato l’avrebbe mai voluta, considerata eresia nonché vera e propria offesa ai puristi dell’altro cavallino, quello di Stoccarda. Stiamo parlando della Porsche Cayenne Diesel, l’ultima arrivata nella famiglia del potente SUV teutonico, mossa appunto da un cuore a gasolio, il collaudato sei cilindri a V di tre litri, già utilizzato con successo (e soddisfazione) su diverse altre vetture del gruppo VW. Un trapianto riuscito più che bene, peraltro, visti le qualità e i numeri vantati, che hanno avuto brillante conferma anche dopo gli strapazzi delle infinite prove-verità. motori.it ha voluto fare di più e dopo la consueta prova stampa, ha deciso di rivolgersi a chi le Porsche le conosce bene.

Il test: la Cayenne Artic Route 2009

E dunque, ulteriore e ottima occasione per testarla a lungo e da mani esperte sono stati gli oltre 7000 chilometri della quarta edizione della Cayenne Artic Route, quest’anno lungo le strade di Scozia e Irlanda, dopo i fiordi norvegesi della passata edizione. Porsche Italia anche in questa edizione ha confermato la propria fiducia alla compagine di amici porschisti, mettendo a disposizione una nuovissima Cayenne Diesel. Voluta e pensata da un gruppo di appassionati del Porsche Club Marche, anche l’edizione 2009 della Artic Route non ha deluso le attese, basti pensare ai soli numeri: dal 14 al 25 Marzo 8 soci del club su 4 Cayenne hanno percorso ben 7200 km, dei quali 4500 su autostrade e superstrade, e 2700 su strade normali, per un totale di quasi 90 ore di guida effettiva alla velocità media di 83 km/h. Di fatto un long test in quasi tutte le condizioni di guida, vera e propria macchina della verità per saggiarne a fondo le doti. Due parole sull’itinerario: una prima galoppata Pesaro-Parigi e poi via verso nord, direzione Edimburgo passando per Calais e Dover. Il road map quindi ha fatto proseguire verso la città di Thurso, e, a seguire, Oban e Cairnryan, località sul mare pittoresche e accoglienti. Una volta preso il traghetto il gruppo è sbarcato a Larne, Irlanda, e via verso Coleraine e Dublino, dove i porschisti hanno abbandonato i “cavalli” per il rugby, giusto in tempo per la vittoria della nazionale irlandese al prestigioso “Sei Nazioni”. E poi ancora traghetto per Holyhead, Inghilterra, e giù verso Plymouth, per l’ulteriore traghetto per la Francia. Qui, una volta visitate Roscoff e Mont Saint Michel, la carovana ha fatto rotta verso il Belpaese.

Alla prova dei chilometri

La Cayenne Diesel si è comportata benissimo lungo tutto il percorso, facendo a detta dei partecipanti, un figurone: i 240 CV ma soprattutto i 550 Nm di coppia disponibili fin da 2000 giri hanno lasciato il segno.

“Abituato ad avere 550 CV della mia Turbo S, è stata una grande sorpresa trovarla così pronta e scattante, tanto da dimenticarmi che era un Diesel – ha sentenziato Ignazio Piazza, uno dei driver del gruppo – Inoltre, messa in condizioni di dover affrontare delle prove in fuoristrada, non ho trovato nessuna differenza con la mia, considerato che la vettura ha le stesse soluzioni tecniche di trazione con le ridotte e blocco differenziale e sospensioni attive”.

Silvano Piermaria e Giorgio Druda, altri driver della compagine, hanno invece lodato la coppia e la maggiore elasticità (rispetto alle proprie 3200), garantite dalla sovralimentazione. Diego Pazzi, di mestiere collaudatore e a lungo al volante della Diesel, ne ha apprezzato le qualità stradali e le soluzioni tecniche, mentre Stefano Vichi ha elogiato il nuovo propulsore a gasolio, capace di percorrere in media 10,3 km/l con punte di 13,5 lungo le statali. Numeri che parlano da soli, considerato il tipo di auto.

Prova dura, ma il prossimo anno…

Impeccabile è stata anche l‘affidabilità: zero i problemi fatti registrare, così come nullo il consumo d’olio. Insomma, forse non se ne sentiva il bisogno, ma l’Artic Ruote è stata ulteriore conferma della bontà del progetto Cayenne Diesel.

E la stessa manifestazione, dopo l’edizione del 2008 e la prova della GTS, si è dimostrata una validissima e impegnativa “prova del nove” per questi SUV da corsa. Neanche a dirlo, superate sempre a pieni voti. Piccola annotazione. Chi scrive ha partecipato nel 2008 al terzo Cayenne Artic Route (Pesaro – Sogn og Fjiordane/Norvegia) e non può dimenticare la predisposizione a guidare anche per diverse ore del gruppo, basti pensare che la media giornaliera nel 2008 è stata di 500 km/giorno, superata quest’anno dal nuovo primato di 720 km giornalieri (7200 in 10 giorni, appunto). Ma questa edizione, hanno detto ridendo sotto i baffi, è stata “solo” un allenamento in previsione del 2010: destinazione Canada e Alaska, dove l’itinerario prevede 10.000 km su neve e ghiaccio in 12 giorni.

Alessandro Giudici

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